ORGANIKA di Alice Olimpia Attanasio ed Erique LaCorbeille

Spazio Polaresco (Polarexpo) – Via del Polaresco 15, Bergamo

Sabato 23 marzo 2013  – Sabato 30 marzo 2013

Vernissage: 23 marzo 2013 ore 19.00

Orari d’apertura mostra: 19.00 – 23.00

“Organika” è il titolo dell’esposizione ideata da Alice Olimpia Attanasio ed Erique LaCorbeille in occasione della rassegna culturale bergamasca “Domina Domna”. La duplice mostra, a cura di Associazione Estro con testo di Clarissa Tempestini, ha come autrici due artiste giovani ma molto attive in territorio italiano e estero.

Alice Olimpia Attanasio, nata a Milano ventisette anni fa, è un’artista dall’anima complessa e molteplice; le sue opere spaziano dalla pittura alle installazioni, dalla fotografia alla performance, passando sempre per il disegno e l’illustrazione, dai toni iperrealisti, ironici e narrativi. Recentemente tornata in Italia dopo una lunga residenza d’artista in Cina, questa è la prima mostra italiana dopo l’esperienza in estremo oriente.

Erique LaCorbeille è musicista, artista e curatrice. Le sue opere fotografiche sono spesso accompagnate da pitture digitali commoventi, dove il ruolo ironico del mondo del glamour fa da colonna portante per dare luce alla bellezza delle imperfezioni della normalità.

organika-flyer

LA MOSTRA

Ci sono bulbi che pur germinando dallo stesso suolo danno forma ad arbusti e chiome tra loro totalmente diverse, difformi, straordinarie, contorte, a volte fiorite, a volte spoglie come l’autunno intero. Esiste la natura, il cielo e la terra, e tutto intorno quel brancolare di stelle in un buio profondo, pregno di domande. La natura è quel grande libro che sta davanti ai nostri occhi, ma che non è possibile leggere se prima non si impara la sua lingua, e soprattutto non si vede chiaro il suo gioco. Non esiste un giudizio universale, poiché lei stessa è universale, ma ogni essere umano è in grado di usare il suo alfabeto per dedicarle una storia privata, un finale lieto o disperato, perché lei, la natura, proprio come ogni donna, è volubile, incostante, mutevole e ammaliante. C’è chi di lei si innamora, c’è chi per lei si fa tagliare la testa, c’è chi la rinnega sul letto di morte o che smaschera il suo incantesimo troppo in fretta. L’artista squarcia la realtà e mostra sempre un punto di vista diverso e inconsueto, una prospettiva altra, generalmente intima, a volte metodica e documentativa, ma sempre necessaria. Quando si scontra però con l’essenza del contesto naturale, con quella sfera che fluttua nell’universo e che noi comunemente chiamiamo “madre terra”, risulta impossibile scindere l’io lirico dalla produzione artistica, e si apre così un’argomentazione incline alle più diverse modalità di lettura, ma radicata nel sentimento personale di esperienze soggettive, esaltazioni estatiche, catastrofi emotive, gioie effimere, paure oscure, felicità incerte. Nella mostra “Organika”, le due protagoniste sfidano la loro necessità primigenia di esprimere il loro essere donne in rapporto con il macrocosmo della natura, interpretandolo attraverso il microcosmo della loro preziosa, precaria e caduca esistenza. Il punto di partenza della ricerca è il medesimo, le interpretazioni agli antipodi, equivalenti nell’intensità ma distanti nei frutti.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *