My fair Lady

Luca Ward, noto attore e doppiatore del grande schermo, torna in teatro con una rivisitazione di ‘My fair Lady’, un musical sentimentale, grande classico degli anni ’50, scritto da Alan Jay Lerner e Frederique Loewe. Oltre alla data bergamasca del 7 dicembre al Palacreberg, il musical arriverà nelle principali città italiane.

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La storia, una sorta di ‘Cenerentola’ in stile anglosassone è quella che ha per protagonisti il burbero Higgins, insegnante di fonetica e un incolta fioraia di nome Elizaa Doolittle, interpretata dall’attrice Vittoria Belvedere. La storia ha inizio quando Sir Higging incontra Elizaa che vende violette per le vie della città, e viene subito indispettito dalle provocazioni della giovane insolente. Scandalizzato dal suo modo di esprimersi, scurrile e sgrammaticato, Higgins torna a casa per portare avanti i suoi studi sulla lingua, quando un bel giorno si ritrova davanti la giovane donna. Elizaa, avendo saputo che il signor Higgins dà lezioni di fonetica, decide di offrirgli del denaro in cambio dell’insegnamento. Higgins decide quindi di accettare la sfida: in sei mesi farà di Elizaa una donna dell’alta società, capace di esprimersi e parlare come una vera nobildonna. Inizialmente sembra una causa persa, ma col passare del tempo Elizaa sembra apprendere meglio dizione e pronuncia, tra canti, balli e scioglilingua ed è finalmente pronta per il debutto in società.

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Mentre si trovano a una corsa di cavalli, la madre di Higgins vede il figlio insieme alla ragazza, bellissima ed elegante e in cuor suo pensa che questa sia la volta buona per il figlio, scapolo convinto, di fidanzarsi e prendere moglie. Ormai Elizaa si è trasformata in una vera donna di classe, ma il burbero insegnante non vuole ammettere di essersi innamorato di lei. Non riuscendo ad accettare i suoi nuovi sentimenti, si comporta in maniera aggressiva con lei, finché la giovane, ferita nei sentimenti, scappa dalla casa del professore per tornare in strada, dove prima vendeva fiori ai passanti. Confusa e sconvolta, la giovane trova ospitalità a casa della madre di Higgins, mentre il vecchio professore, rimasto solo, si rende conto che senza Elizaa non può più vivere. Solo alla fine i due protagonisti si riconcilieranno e saranno finalmente capaci di vivere il loro amore sinceramente, senza più barriere linguistiche e di classe.

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My fair lady’, messo in scena dal regista Massimo Romeo Piparo, rappresenta un po’ l’immortale mito hollywoodiano ,un sogno ad occhi aperti che ognuno di noi vorrebbe vivere, in cui alla fine, dopo varie vicissitudini tra i due protagonisti, sboccia l’amore e arriva il lieto fine. La pièce porta avanti anche una riflessione sull’importanza della cultura, indispensabile per il riscatto sociale e per vivere in un mondo migliore, allora come oggi.

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