NO MARIA, IO ESCHER! L’esperienza che non vi dovete assolutamente perdere

Tra le tante mostre che allettano il panorama culturale milanese, una è particolarmente interessante: quella dedicata a Escher.

escher-relativitaConosciuto come maestro del paradosso e costruttore di mondi impossibili, Escher è un genio la cui conoscenza spazia dall’arte alla geometria, dalla matematica alle leggi della forma della Gestalt, una personalità tra le più interessanti del XX secolo, che ancora oggi riesce a stupire. Perché, anche nell’epoca della cyber tecnologia a portata di mano, quello che Escher sapeva produrre nelle sue incisioni ci appare tuttora incredibile.
Milano ha aperto le porte all’incisore e grafico di origine olandese che con l’Italia ha avuto un legame molto stretto: dopo il viaggio formativo intrapreso nel 1922, Escher decise di stabilirsi a Roma, per un periodo che definì “i migliori anni della mia vita”.
L’esposizione, visitabile al Palazzo Reale di Milano fino al 22 Gennaio 2017, si divide in sei sezioni, ognuna delle quali è dedicata a un particolare momento del suo percorso artistico: il suo rapporto iniziale con l’art noveau, il suo interesse per la centralità dell’artista e la possibilità di interpretare le leggi dell’universo, i viaggi che tanto lo stimolarono, soprattutto quello in Andalusia, che lo indusse a studiare approfonditamente le soluzioni decorative moresche.
Nel percorso espositivo non si è abbandonati alla ricchezza dei contenuti delle opere, ma accompagnati dall’audioguida e dalle spiegazioni (tante anche le postazioni ludiche interattive, sia per grandi sa per bambini), si possono cogliere e soprattutto comprendere le varie sfaccettature del suo fare artistico, che si interseca tra più discipline.
BelvedereIn una delle ultime sale sono esposte alcune della costruzioni impossibili che Escher inserì nelle sue incisioni, e che il visitatore ha ormai imparato a riconoscere, tra cui il famoso cubo di Necker, con cui ci si può scattare una foto nella stessa posizione del personaggio del Belvedere.
Con Metamorfosi, una delle incisioni più famose, si conclude il percorso del visitatore nella produzione artistica di Escher e ci si prepara all’ultima sala, che mostra come l’arte di questo poliedrico incisore abbia influenzato in maniera eterogenea la cultura musicale, cinematografica, televisiva degli ultimi 50 anni, con copertine di dischi, scene di film, video musicali in cui i richiami sono evidenti e tangibili.
Una mostra che coordina arte, geometria, matematica, cultura pop e selfie in un’unica occasione, che sicuramente riuscirà a scatenare anche in voi una vera e propria #Eschermania!escher_mano-con-sfera-riflettente_vita_opere_riassunto_due-minuti-di-arte

 

 

 

Per maggiori informazioni: http://www.mostraescher.it/

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