Azzerando il detto “Chi fa da se fa per tre” con altrettanta teoria “Chi fa da se non va oltre a tre”, mi ritrovo a parlare di una quattro giorni che si realizzerà al circolo Arci Maite di Via del Lazzaretto. Un luogo di cultura (e la programmazione lo dimostra) che sta a due passi dal tempio dello spreco di bestemmie e denaro: lo stadio.
Vi parlo del Maite perché quando si incontra la capacità di saper chiedere, collaborare e offrire, bisogna sempre parlarne, altrimenti si rischia di essere teorici, astratti, senza nessun esempio concreto con cui dimostrare che nell’unione di intenti sta la via per poter uscire da qualsiasi situazione difficile.
Il gruppo del Maite è stato cercato da un’istituzione radiofonica italiana: Radio Popolare Milano, la radio dell’intervista a Vallanzasca, delle trasmissioni di scambio dell’usato, della mitica Extrafesta al palavobis, per una tappa del suo tour di autofinanziamento. Perché? Perché anche una radio ascoltatissima, non foraggiata da sovvenzioni statali, sente il peso di questi anni bestiali. Con una telefonata, cosa da cui nasce sempre qualcosa: un’incazzatura o un sorriso, Radio Popolare ha chiesto al circolo Arci Maite ospitalità.
L’accoglienza si è tradotta in opportunità nel momento in cui si è allargata la cosa ad altre realtà, che si sono lasciate coinvolgere, che vogliono partecipare: il Seminario Permanente Veronelli; il gruppo dei Peccatori con il loro show irriverente; Slow Food che anche se non presente farà sentire “la manina” con Giulio Signorelli della ONAF; il giovane collettivo di coltivatori cittadini Orti Storti; Francesca Ferrandi, Marta Tirinzoni e gli espositori da loro coinvolti; il gruppo Rembetes del mondo con brani dal ritmo rembetiko; donna Ferri, che con gagliarderia cucinerà il pranzo domenicale, e anche noi, che ci sforziamo di proporre qualcosa di diverso ogni volta.
Un piccolo gruppo, un manipolo di persone (per gli amanti della letteratura d’avventura), che unendosi ha ideato una quattro giorni di attività che si sposano con tutti i climi possibili: pioggia, sole, neve, che ha saputo organizzare appuntamenti in orari accessibili. Quattro giorni di proposte per l’aperitivo, per un tardo pomeriggio insieme, o un pranzo domenicale.
La collaborazione, l’unione di intenti, il consorziarsi in totale libertà secondo l’idea dell’oggi con te e domani con altri, senza vincoli e senza che nessuno se la prenda, ha fatto sì che da una richiesta (di Radio Popolare) nascesse un lungo fine settimana di svago.
Un spazio, delle proposte interessanti con un’unica aspettativa: stare insieme.
Questa è “LA 4 GIORNI DEL MICHELASS”
Giovedì 09 maggio
Radio Popolare BELLA E POSSIBILE tour a Bergamo
Dalle ore 09.00 redattori di Radio Popolare e microfono aperti per la città
Dalle ore 18.30 Seminario Veronelli con benedizione dei Peccatori
Venerdì 10 maggio
dalle ore 19. 30 Giulio Signorelli della O.N.A.F. (Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Formaggi)
L’evento dura 60min o al massimo sino ad esaurimento scorte
Gradita prenotazione a maite.circolo@gmail.com o + 39 366 63.70.030
Sabato 11 maggio
Dalle 15.00 i banchetti di prodotti biologici e i laboratori di produzione aperitivo di Orti Storti.
– Mamma Pia ( https://www.facebook.com/
– Alice, Silvia & Andre prodotti biologici ( https://www.facebook.com/
– Orti Storti ( https://www.facebook.com/
Dalle 18.30 I “Ρεμπέτες του ντουνιά”, meglio conosciuti come “Rembetes del mondo”, ripropongono le sonorità del “Rembetiko”.
Domenica 12 maggio
Chiusura della “4 giorni del michelass” con il pranzo di donna Ferri
ore 12.30: pranzo low cost high quality con le tagliatelle de mamma Bianca al sugo, salumi marchigiani, verdure spadellate, vino, dolce e caffè (a 10€ su prenotazione).
ore 15.00: intrattenimento da palco letture e interventi alla Michelàss e la sua più calda e intrinseca tradizione
ore 16.00: banchetti di handmade, usato, indianate e vintage
ore 17.00: spacchettamento mostra di Giovanni Bianchini a seguire aperitivo e chiusura dei non lavori del Michelàss.