Un progetto, una rivoluzione: presentazione e reazione

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A: – Hei! Hai visto come è aumentato il prezzo dei carburanti? –
B: – Si è spaventoso! Adesso spendo moltissimo in benzina per la moto!-
A: – Già, si dovrebbero impiegare altri carburanti meno costosi, e magari anche più sostenibili dal punto di vista ambientale… il biodiesel, per esempio.-
B: – A proposito di biocarburanti, sai che a scuola siamo stati coinvolti in un progetto?-
A: – Un progetto?-
B: – Sì, “Progetto Scuola 21”: ci occupiamo dello studio e della diffusione di nuove consapevolezze riguardanti la green energy.-
A: – Interessante… da quando siete coinvolti?-
B: – Il progetto ha avuto inizio l’anno scorso ed è stato pensato per essere articolato su due anni.-
A: – Tu vai al Natta, giusto? Si svolgono lì le attività?
B: – Certamente, però abbiamo anche partecipato a diversi convegni ed uscite su territorio bergamasco.
A: – Wow! Mica male, ma da dove è nata questa iniziativa, e quali obiettivi vi siete prefissati?
B: – Beh, in poche parole è stata sviluppata per sensibilizzare le nuove generazioni sulla tutela ambientale e su uno sviluppo sociale ed economico sostenibile. Ma la vera novità è che tutto ciò viene svolto prendendo in considerazione l’ambito scientifico, trattato dai laboratori di chimica e biologia, e quello etico/sociale, considerato da quelli di bioetica e religione.
A: – Ma qual è il ruolo degli studenti? Cioè, svolgete programmi somministrati dai professori o dovete “inventare” qualcosa pure voi?
B: – È questa la genialata; il lavoro è basato sul ruolo attivo degli studenti che partecipano all’organizzazione, oltre che alla messa in opera delle attività; in pratica siamo NOI a tessere la trama del progetto.
A: – E ora a che punto siete?
B: – I nostri laboratori hanno quasi terminato i lavori: siamo finalmente giunti alla fase conclusiva dove dovremo restituire i risultati del progetto attraverso pubblicazioni sulla stampa. Infatti, da lunedì prossimo grazie ad una nostra rubrica intitolata AmpliVox 21, sul sito di lascatoladelleidee.it, ogni 15 giorni racconteremo le varie fasi di questo progetto d’incontro scuola/lavoro. –
A: – Grande! Ma quindi il progetto avrà un termine?
B: – Si, ma solo per noi: nei prossimi anni altre classi saranno coinvolte in simili iniziative, c’è ancora molto da fare!

Il testo è stato curato da Francesco Previtali V a LST
Illustrazione a cura di Michele Rota V b LST
Parola ai vecchi: “Apriti Sesamo!!!”

apriti sesamo 2

“Sono il padre di uno dei ragazzi che durante gli ultimi due anni scolastici ha partecipato al progetto “Scuola 21” attuato dall’ISIS Natta di Bergamo.
Durante un consiglio di classe ci viene illustrato che la Scuola, grazie ad un progetto multidisciplinare molto articolato, ha vinto un bando che da la possibilità ad alcuni studenti di intraprendere un percorso biennale che ha come tema “l’energia sostenibile”. E’ risultato evidente che si trattava di un obiettivo ambizioso e di stretta attualità, infatti è noto a tutti che l’uso massiccio delle risorse del pianeta ci porterà ad esaurirle e che trovare valide alternative, sarà la sfida che gli uomini di ricerca dovranno affrontare nei prossimi anni partendo fin da ora.
Alcuni aspetti sono risultati subito interessanti:

  • progetto multisciplinare, quindi con il coinvolgimento di buona parte dei docenti;
  • argomento di stretta attualità;
  • esperienza formativa decisamente diversa da quella a tutti nota;
  • esperienza di ricerca che, attraverso fallimenti o successi, aiuta a maturare e ad essere più consapevoli;
  • esperienza divulgativa e di presentazione del proprio lavoro attraverso diversi canali quali il sito Istituzionale della scuola, convegni con la partecipazioni di studenti e docenti, pubblicazione su organi di stampa e gestione di questa rubrica on-line.

Come genitore però, la novità che ho piacevolmente accolto è stata l’istituzione di un tavolo tecnico che periodicamente si riunisce per fare il punto della situazione e portare eventuali nuove idee o opportunità. “APRITI SESAMO !!!”, la scuola ha aperto le porte alle realtà che la circondano: genitori, mondo del lavoro, mezzi d’informazione e non chiede loro di guardare, ma di partecipare.
L’invito non poteva cadere nel nulla quindi, nonostante la mia scarsa conoscenza degli argomenti trattati, ho deciso di aderire. Ho pensato che la partecipazione poteva comunque portare con sé due segnali importanti: il primo per i ragazzi invitandoli a sfruttare appieno le opportunità che gli vengono proposte cercando di trarne sempre il maggior numero di insegnamenti, anche se questo richiede maggior impegno rispetto allo standard; il secondo per la Scuola, ringraziandola per l’opportunità offerta sia agli allievi che ai genitori e per il tentativo di instaurare, probabilmente anche senza consenso unanime dei docenti, un metodo di insegnamento nuovo anche coinvolgendo realtà esterne.
A questo punto non mi resta altro che ringraziare chi ha promosso e realizzato con impegno questo progetto: dalle figure istituzionali, ai genitori e a tutti i partecipanti al tavolo tecnico.
Ma credo che soprattutto si debba dire un grande “BRAVI !!!” agli studenti che forse, non sempre volentieri, hanno saputo realizzare questo progetto.”

Evidentemente tutto questo ha comportato per gli studenti anche impegni extra rispetto alla normale attività scolastica, ma mi auguro che abbiano saputo cogliere l’importanza di partecipare a qualcosa di nuovo che sembra sia stato apprezzato anche a livello Ministeriale.

Testo di Attilio Zanini
Illustrazione di Michele Rota V b LST

 

“Entusiasmo” del Prof. Maria Amodeo – Dirigente scolastico ISIS “Giulio Natta” -Bergamo

A lungo ho cercato un’emozione per far sintesi del mio personale modo di accogliere, sostenere , condividere e partecipare ai lavori del gruppo tecnico –  scientifico di “Scuola 21” ritenendo sempre e in fine che una sola parola fosse la più evocativa: entusiasmo!
Certo altre parole la completavano : professionalità, sperimentazione, metodo di lavoro, collegialità, sussidiarietà, innovazione, campi di ricerca, protagonismo di studenti e genitori coinvolti dalla scuola. Ma alla fine il vero collante che ha decretato la crescita del progetto ed il mio personale apporto è stato l’Entusiasmo .
L’entusiasmo di vedere in azione un nuovo modello di partecipare e far partecipare nella  scuola, con tempi e occasioni di apprendimento rivolti a tutti, i docenti coinvolti, gli studenti attori, i genitori collaboratori e coadiutori.
Cosa sia però il progetto “Scuola 21” lo lascio dire agli stessi ragazzi protagonisti, infatti chi meglio di loro saprà narrarne la gestazione, l’attivazione e perché no, rilevarne bellezze e criticità.
Io, per la mia parte, so di avere imparato un metodo e di aver condiviso l’entusiasmo di collaborare ad una buona scuola, fatta per tutti gli studenti che hanno voglia di cimentarsi in percorsi di ricerca, ponendosi e ponendo domande perché c’è bisogno di loro: ragazze e ragazzi dalla “testa ben fatta” e non dalla”testa ben piena”!

La rubrica è stata realizzata anche con l’aiuto di Michele Lami.

 

 

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