Satirico e ironico, Shakespeare for Dummies, scritto diretto e interpretato dall’attore Stefano Spampatti, , vuole essere un omaggio al grande drammaturgo William Shakespeare e come ha dichiarato l’autore: “la messinscena è a tutti gli effetti la mia lettera d’amore all’uomo che ha cambiato il teatro. Ho deciso di mettere in scena questa produzione perché fin da subito ho avuto un’ infatuazione per Shakespeare e i suoi testi“. Andato in scena giovedì 21 giugno al locale Edoné a Bergamo, caratterizzato da una struttura semplice e lineare, il monologo, suddiviso in due parti, nella prima in cui vengono raccontate le leggende sulle presunte origini del drammaturgo e la seconda in cui viene inscenata una delle pièce del grande scrittore scelta dal pubblico, intende accattivare lo spettatore, invogliandolo a conoscere di più intorno all’autore e le sue opere.
“in scena parlo direttamente al pubblico e presento la vita dello scrittore e le leggende sul personaggio su fatti non particolarmente conosciuti ma degni di nota. Il tutto con un tono il più leggero possibile, adatto a chiunque, grandi e piccoli”. Accompagnato dalle musiche del chitarrista e compositore Buck Curran, Spampatti riesce a trasmettere tutta la sua passione per il grande autore, proseguendo la narrazione a sorsi di Birra Bardo, la gustosa bevanda imbottigliata dagli operai sottopagati dell’omonima azienda, a cui saranno devolute eventuali mance degli astanti. E a sorsi di birra e di ironia, mentre si narra che probabilmente il piccolo William era un quacchero di origini italiane, fuggito sino a Londra a causa delle persecuzioni, o che avesse cominciato a lavorare nei teatri, che allora erano anfiteatri all’aperto, facendo lo stalliere, si passa alla seconda parte della narrazione, quando entra in gioco il pubblico in maniera più diretta. Saranno proprio gli spettatori, infatti, dopo aver segnato su un bigliettino il titolo della loro opera shakespeariana preferita, a decidere cosa far rappresentare all’attore.
Il titolo che prenderà maggiori voti sarà infatti quello inscenato sul palco. Dopo una breve pausa e aver letto tutti i bigliettini, con un gran coup de theatre sarà “Sogno di una notte di mezza estate” a prendere vita. “L’interazione col pubblico è fondamentale oggi”, spiega Spampatti: “gli spettatori vogliono essere più che mai protagonisti e bisogna accontentarli. L’ascolto passivo non è più funzionale. Se parli al pubblico lui ti risponde, l’abbattimento della quarta parete permette anche a chi ascolta di divenire protagonista ed essere maggiormente coinvolto”. I ringraziamenti vanno infine a Emanuele Lorenzo Cavassa, in arte Emaskew, realizzatore del quadro 50 per 70 raffigurante Shakespeare, pezzo forte della pièce, da far innamorare a prima vista del grande William.
Fotografie di Martina Pezzati