Adolescenti: pornodipendenza.

In questo periodo si sente molto parlare di cybersesso o sesso on- line, pornodipendenza o addirittura di pornodroga. In tutti i casi si tratta della ricerca compulsiva di emozioni profondamente piacevoli attraverso la visione di materiale pornografico oppure della partecipazione a chat erotiche on-line.

Grazie ad internet è molto facile per i ragazzi fruirne in tutta tranquillità, lontani da occhi indiscreti e a costo zero.

pornodipendenzaDai dati divulgati recentemente dalla Società Italiana di Andrologia sembra che il 25% dei giovani tra i 14 e i 16 anni (su un totale di 8 milioni di persone 1 minorenne su 10) navighi abitualmente in siti porno.

La ‘voglia’ di pornografia da parte degli adolescenti fa parte di un percorso verso la vita adulta ed è da considerarsi abbastanza normale. Il problema risiede nel rischio dipendenza (con ore ed ore on-line e masturbazione compulsiva e prolungata), con conseguenze sulla salute fisica e mentale dei ragazzi che possono essere molto dannose.

A livello fisico l’autoerotismo compulsivo può provocare disfunzioni come per esempio un calo del desiderio sessuale ed eiaculazione precoce nei maschi.

Può dar luogo inoltre a problemi del sistema riproduttivo, varicocele, infezioni del tratto genitale e riduzione del volume dei testicoli.

A livello mentale può venire a crearsi una dissociazione mente-corpo accompagnata da una sorta di fuga dal mondo
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reale con un’esclusione praticamente totale da una normale vita amorosa in cui il sesso viene ridotto alla sola dimensione genitale. In questi casi nei ragazzi si ha una distorsione dell’immagine della donna vista come immagine pornografica e dell’amore. La dipendenza da sesso può inoltre interferire pesantemente con le normali attività quotidiane.

Le ricerche del professor Carlo Foresta dell’Università di Padova, presidente della SIAMS (Società Italiana Andrologia e Sessualità Medica), hanno dimostrato che il 6% dei giovani presi in esame tra i 18 e i 27 anni ha sviluppato una vera e propria dipendenza dal sesso on line, il 30% presenta problemi al sistema riproduttivo, il 33% soffre di varicocele, il 15% di infezioni al tratto genitale e il 6% di riduzione del volume di un testicolo.

Cause e rimedi

Prevenzione è come sempre la parola magica.

I giovani affetti da pornodipendenza in molti casi hanno avuto nell’infanzia grandi vuoti educativi ed affettivi e possiedono un livello di autostima bassissimo.

Una sana educazione affettiva e sessuale e la vicinanza dei genitori possono contribuire alla crescita di un bambino sereno ed equilibrato.

Tenere sempre aperto il dialogo su tutto, cercare di non creare dei tabù sul sesso (come per esempio sgridare il bambino se da piccolo comincia ad esplorare il proprio corpo toccandosi; è del tutto normale!) sono alcuni dei consigli degli esperti. In commercio esistono diverse pubblicazioni sull’argomento e oggi anche nelle scuole e negli asili se ne fa uso. Consultare il medico di famiglia o il pediatra può essere di grande aiuto per un consiglio se ci si sente inadeguati ad affrontare questa delicata tematica.

L’educazione sessuale è importantissima e non può essere disattesa o affrontata in modo superficiale dai genitori.

È abbastanza difficile accorgersi se il proprio figlio è affetto da pornodipendenza, specialmente se lavorano entrambi e non possono controllare tutto ciò che fa durante il giorno.

Solitamente succede quando il ragazzo comincia a non stare bene fisicamente e allora può subito cominciare un percorso di guarigione con l’aiuto del medico ed eventualmente di uno psicoterapeuta.

 

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