Adolescenti: Me ne vado!

Secondo il rapporto Eurispes – Telefono Azzurro 2012 il 30% degli adolescenti ha vissuto l’esperienza della fuga da casa. E il fenomeno è in grande aumento. Tra i motivi, un cattivo rapporto con i genitori (26,7%), un grande bisogno di libertà (9,1%), un sentimento di incomprensione da parte dei genitori (4,5%).

Nel 23% dei casi i ragazzi sono tornati a casa dopo un giorno, nel 47% dopo qualche ora, nel 67,2 % spontaneamente , e solo nel 18,6% il ritorno è stato determinato dall’intervento della famiglia ( 8,1%) o dalle forze dell’ordine (4,5%), da un amico (3,2%) o dal partner ( 2,8%)

PERCHÉ FUGGIRE DA CASA? 

FUGA DA CASA 2Quando si chiede ad un adolescente una spiegazione riguardo la sua fuga da casa le risposte riguardano

  • la reazione ad un divieto di uscire
  • una brutta nota a scuola.

In realtà queste motivazioni sono solo la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Spesso infatti i ragazzi confessano di averlo fatto perché l’avevano già in mente da tempo ma non avevano mai osato mettere in pratica il loro proposito.

LA FUGA RIVELA SEMPRE UN PROFONDO MALESSERE. 

FUGA DA CASASpesso è la conseguenza di un dialogo impossibile con dei GENITORI troppo AUTORITARI o troppo PERMISSIVI oppure totalmente ASSENTI dalla vita dei ragazzi.

La fuga può rappresentare anche la conseguenza logica di un grave disagio scolastico che ha messo il ragazzo nelle condizioni di raccontare un sacco di bugie, rappresentando poi l’unica soluzione per uscirne.

Il problema della fuga in sé è inquietante nella misura in cui può rappresentare motivo di cattivi incontri e di conseguenza di cattivi comportamenti, che molto spesso segnano il delicato passaggio dall’infanzia all’adolescenza. Compito dei genitori riuscire a capire e gestire in modo equilibrato questo passaggio.

LA FUGA COME RICHIESTA D’AIUTO. 

Appare chiaro che la fuga rappresenta in ogni caso una richiesta di aiuto. I ragazzi pensano in questo modo di mettere alla prova i genitori, sperano di mancar loro durante l’assenza, di farli preoccupare, di spronarli ad occuparsi di loro, di cercarli. Infine di riconoscerli come persone e di capirli.

CHI SCAPPA DA CASA?  

Generalmente scappano da casa ragazzi emotivi, immaturi affettivamente, solitari.

Chi scappa da casa appartiene a famiglie unite, separate, divorziate, di tutti i livelli sociali . Lo fa per lanciare una sfida oltre che verso i genitori anche verso se stesso e gli amici.

COSA FARE? 

Prima di fasciarsi la testa telefonare nei luoghi dove può trovarsi il ragazzo: scuola, palestra, amici.

Riflettere sui fatti degli ultimi giorni e sui reciproci comportamenti.

Se siete convinti di una fuga o avete trovato una lettera di spiegazioni telefonate alle persone più care da cui potrebbe essere andato.

Se non risulta essere da amici o parenti avvisate le forze dell’ordine.

FUGHE BREVI 

Le fughe di qualche ora, chiamate anche fughe fisiologiche dagli studiosi, rappresentate spesso solo da un ritardo dopo la scuola o altre attività, possono creare molte preoccupazioni nei genitori che forse potrebbero cercare di essere più elastici e tolleranti negli orari anziché dare un orario tassativo di rientro a casa.

FUGHE PREOCCUPANTI

Le fughe frequenti di chi resta nei paraggi della famiglia sono a torto banalizzate : spesso sono sintomo di qualche problema grave come l’alcolismo dei genitori, le violenze e l’incesto. Oppure possono essere il segnale di un grave disagio psicologico dei ragazzi alle prese con altri problemi all’interno del nucleo famigliare, come litigi, separazioni, divorzi .

I ragazzi pensano, lasciando la famiglia, di fare sparire anche tutte le difficoltà. Si calcola che un adolescente su due che ha tentato il suicidio abbia pensato alla fuga da casa o l’abbia messa in pratica.

IL RITORNO

FUGA DA CASA 3Gestire bene il ritorno di un adolescente dopo una fuga è fondamentale. Riservargli una buona accoglienza rispondendo alla sua richiesta di amore è molto importante.

Come pure instaurare o rinnovare un dialogo aperto con lui.

Le prediche andrebbero evitate e se il ragazzo rifiuta un dialogo cercare degli intermediari, come un amico, un altro membro della famiglia oppure il medico o uno psicoterapeuta.

Secondo il rapporto Eurispes – Telefono Azzurro 2012 il 30% degli adolescenti ha vissuto l’esperienza della fuga da casa.

Bibiografia

M.Rufo, Christine Schilte: “Votre ado”, poche Marabout, Hachette Livre, 2014

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