Adolescenti: Via da casa!

Un fine settimana da un amico, poi magari il rifiuto ad andare in vacanza con la famiglia. Alcuni adolescenti cominciano in questo modo a prendere le distanze. Niente di strano, è fisiologico. I problemi, secondo gli esperti, sorgono nel momento in cui i genitori sembrano essere davvero troppo intransigenti su comportamenti e frequentazioni dei figli. E i ragazzi si lamentano di questi loro atteggiamenti, pensando che siano proprio i genitori la causa della loro infelicità.

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Dalla buona o cattiva gestione di questi conflitti dipenderanno i rapporti nel corso del tempo e quindi anche il futuro dei figli stessi.

La relazione può in molti casi peggiorare fino ad interrompersi bruscamente. Alcuni ragazzi se ne vanno di casa senza dare spiegazioni e talvolta senza nemmeno lasciare un recapito. Scappano lontano facendo tabula rasa di tutte le loro relazioni. Oppure si rifugiano da amici e continuano a frequentare la scuola. A volte ritornano dopo qualche giorno o settimana .

PERCHE’?

Questo fenomeno viene spiegato dagli studiosi come un bisogno di staccarsi da una dipendenza troppo grande dalla famiglia o da uno dei genitori. Accade in famiglie del tutto normali o troppo rigide o con problemi. E la messa in discussione dei genitori è spesso rifiutata in nome della morale comune.

VIA DA CASA

COSA FARE?

  • Non perdere la calma.
  • Cercare di mantenere un legame con il ragazzo
  • Non mostrarsi feriti e cercare di capire la sua scelta

Il ragazzo deve percepire che i genitori lo potranno riaccogliere e che lo amano.

MESSO ALLA PORTA!

Ma sempre più spesso possono essere i genitori a mettere alla porta un adolescente al compimento della maggiore età. Può accadere in situazioni di particolari difficoltà della famiglia o quando i genitori non riescono più a tollerare certi comportamenti. In ogni caso viene espresso un rifiuto ad affrontare i cambiamenti dell’adolescente. Ma il fatto di essere sbattuto fuori di casa non è certo positivo. Difficilmente l’adolescente tornerà. Cercherà aiuto altrove, da amici o presso associazioni caritatevoli. Nella peggiore delle ipotesi potrà finire sulla strada.

Perdere ogni contatto con un figlio è per i genitori la più grande paura. Ma fortunatamente è raro che un ragazzo tagli i ponti con tutti i componenti della famiglia.

Il segreto dunque sembra essere un dialogo sempre aperto e un po’ di tolleranza in più.

Per saperne di più:

Paolo Crepet: “Educare oggi”, edizioni Enea, Mi, 2012

Stephen R.Covey: “ I 7 pilastri della famiglia felice” , Bompiani edizioni, 1999

Christine Schilte, Marcel Rufo: “ Votre ado”, Poche Marabout, 2007

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