Bamboo mania

Il mondo dell’edilizia trova alternative ai tradizionali mattoni, e riscopre tecniche che risalgono ai primi uomini delle capanne. Una delle texture più impiegate sembra essere il bamboo; fibra vegetale forte ma elastica e soprattutto eco!

Soe Ker Tie House, Noh Bo, Tak, Thailand

Non ci avevamo mai pensato e associavamo questa splendida graminacea ai nostri amici Panda, di cui vanno veramente ghiotti, ma in realtà è anche un duttilissimo materiale da costruzione che si presta a molteplici utilizzi. Per la coltivazione della pianta non occorrono fertilizzanti e prolifera con molta rapidità, pensate che un ceppo può crescere fino a 120 cm in un giorno! A parità di area coltivata, la resa di una piantagione di bamboo è superiore venti volte rispetto quella di un bosco tradizionale.
Tutte queste caratteristiche fanno del bamboo un materiale appetibile per le aziende del mondo edile, che cercano alternative materiche non solo sostenibili, ma sempre più leggeri ed elastici per rispondere anche ai problemi delle zone sismiche.

Arriva il WPC

Qual è il materiale oltre il cemento e il ferro più impiegato in edilizia? Ovviamente il legno, naturale ed ecocompatibile. Uno dei suoi pochi difetti, tuttavia, è il suo ciclo di vita, infatti, anche se disponibile in grandi quantità, i tempi di rigenerazione non sono brevi e va considerato anche la necessità di pianificare un giusto ripopolamento delle risorse al fine di evitare ripercussioni sull’ecosistema come avveniva in passato.
Se per noi occidentali il legno fa da padrone nelle nostre case, per i paesi orientali, è il bamboo, la fibra più utilizzata, allora perché non unire queste due tecniche secolari? Nasce quindi il WPC, il Wood Plastic Composite, ovvero un composto resistentissimo, costituito da fibre a base legnosa, derivate dalla canna di bambù, unite a particolari plastiche. Da quest’unione nasce un materiale innovativo dalle alte caratteristiche prestazionali, bisogna ricordare che le plastiche all’interno della composizione sono derivate da materiale di riciclo, e possono essere a loro volta riciclabili.
Ma dov’è possibile utilizzare il WPC?
Oltre all’ambito edile, è utilizzato per la realizzazione di biciclette, guardrail, e interni di autoveicoli. L’aspetto estetico è molto simile a quello del legno, ma le caratteristiche funzionali sono decisamente superiori, possiede, infatti, una grande resistenza all’attacco di agenti esterni e muffe, all’usura dovuta ai raggi solari e altrettanto al fuoco, e inoltre possiede un elevato grado d’isolamento termico e acustico.

Architettura consapevole e solidale

Molti sono i progetti realizzati interamente in bamboo, e sono tutti accomunati da una visione eterea, come se l’umo interagisse con la Natura, in un rapporto dialettico nuovo pieno di consapevolezza. Il problema è riuscire a trasferire questi determinati contesti in un ambito più urbano. Siamo abituati, sbagliando, a intendere l’Architettura come la progettazione di grandi spazi, spesso può invece essere un gesto più culturale e concreto, è il caso del villaggio di Noh Bo, al confine tra Thailandia e Birmania, dove lo studio Tyin Tegnestue ha progettato delle strutture semplici, lineari e soprattutto economiche, il cui scopo è quello di ospitare circa 50 bambini.

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