Siete anche voi alle prese con l’imu la mini-imu e chi ne ha più ne metta? Almeno una volta avete pensato di vendere tutto e scappare? Beh, c’è chi ha deciso drasticamente di eliminare il problema alla “radice”! La risposta è modulo abitativo temporaneo.
Case container
Immaginate i grandi porti mercantili, con quelle sterminate distese di parallelepipedi colorati. Sembrano mattoncini, ma in realtà sono degli enormi contenitori per le merci. Fermi spesso per mesi e mesi. E una volta svolto il loro compito, cosa fare di quelli dismessi? Vari progetti propongono il loro utilizzo proprio come abitazioni, basti pensare che riconvertire un container in micro-appartamento costa il 25% in meno di una costruzione in cemento… sì, sì avete capito bene! Inoltre sono moderne, flessibili, riciclabili e ampliabili ma, soprattutto, alcune di esse sono itineranti!
Bastano solo 87.000 euro e la ditta austrica ContainMe vi realizzerà in tempi record la vostra casa di 50 mq con l’utilizzo di soli due modul
i, i prospetti sono puliti dalle linee contemporanee, con grandi vetrate e perfino una piccola terrazza!
Container anche in vacanza
Se vi siete appassionati all’idea del vivere in un piccolo rifugio, a Palma de Maiorca c’è una casa vacanza che fa al caso vostro, estremamente di lusso possiede anche una piccola piscina sul terrazzo. Costruita in sole sei settimane è costituita da tre moduli per una metratura complessiva di 103 mq e viene affittata per soli 85 euro a notte.
Ma nel mondo c’è di più, in Belgio esiste un albergo, lo sleepingaround costituito da sole quattro stanze. Non possiede un indirizzo, né un civico dove raggiungerlo; per scovarlo è necessario un gps. Non ha radici, si muove nei dintorni di Anversa e i clienti una volta fatta la prenotazione sono informati dell’esatta pozione attuale. Se poi avete fame e vi trovate nei pressi di San Francisco, potete ordinare una pizza da Del Popolo, bizzarra pizzeria progettata in modo tale che all’interno del container ci fosse posto e fosse ben visibile il grande forno fatto venire appositamente dalla lontana Napoli. Anche in questo caso, non esiste un civico di riferimento, per sapere, dove trovare, il container basta collegarsi all’account Twitter del pizzaiolo che aggiorna quotidianamente il proprio profilo per i sempre più numerosi fan.
Spazio all’Arte
La Facoltà di Design e Arti di Bolzano ha proposto “Container Village – Living in a box” un progetto che ha visto coinvolti gli studenti durante il semestre estivo. Il programma prevedeva lo sviluppo d’idee e la successiva realizzazione di prototipi e arredi funzionali destinati agli spazi di un container. Le proposte di arredo dovevano rispondere a tre aspetti della vita: abitare, lavorare e divertirsi non trascurando la trasformabilità e trasportabilità dell’oggetto stesso.