Diario del Teatro Sociale al Tè Letterario – Tino Simoncini, signor Sindaco

“Sono in Comune per il festival dei Due Mondi. Ci chiedono 180 milioni all’anno: troppi, l’iniziativa fallirà” – 25 aprile 1964.

Questa frase è tratta dai diari nei quali l’avv. Costantino Simoncini annotava, durante il suo mandato di Sindaco di Bergamo, i fatti salienti della giornata, che sono stati oggetto di pubblicazione di due volumi, curati dal figlio.

Da diversi anni la Commissione culturale della biblioteca Gavazzeni di Piazza Mercato delle scarpe organizza “Tè Letterario”: incontri culturali di vario genere, dalla letteratura alla poesia, dalla musica alla storia con particolare riferimento alla nostra città.

Venerdì 30 novembre alle ore 17.45 nella Fonovideoteca di via Rocca, si terrà una conversazione con Carlo Simoncini sulla figura del padre, Tino Simoncini, Sindaco della città dal 1956 al 1965, prendendo spunto da questi diari. Ingresso libero

L’avvocato Costantino Simoncini è nato a Clusone. Ufficiale degli Alpini, ha combattuto in Francia, sul fronte greco-albanese e in Russia dove è stato ferito nella battaglia di Kotowskij, meritandosi la medaglia d’argento e la croce di guerra. Nel 1944 partecipa alla Resistenza: arrestato, torturato e incarcerato ma viene rilasciato in considerazione delle benemerenze acquisite in guerra.

Durante la ricostruzione, si presta alla politica e ricopre cariche assessorili in Provincia. Come Sindaco di Bergamo, fra l’altro, pone particolare attenzione all’edilizia economica popolare e crea il quartiere di Monterosso; costruisce nuove ventidue scuole, istituisce il servizio di medicina scolastica; realizza la circonvallazione, la panoramica di San Vigilio; il nuovo mercato ortofrutticolo e il macello, il palazzetto dello sport, le piscine Italcementi, le nuove tribune dello stadio.

Per questo incontro è stato preparato un opuscolo dove sono riportati i brani del suo diario dal 1960 al 1964 che si riferiscono alle vicende del Teatro Sociale che iniziarono nel 1955 quando l’amministrazione Galmozzi decise di presentare la domanda di acquisto al ministero. (vedi le precedenti vicende)

Simoncini prende accordi con l’Università Cattolica del Sacro Cuore per creare la Scuola Superiore di Giornalismo, che sarà ospitata nel Palazzo Suardi. Il Teatro Sociale sarebbe funzionale anche per lo sviluppo di Città Alta, delle prospettive turistiche e di una visione allargata del futuro. Riprendono gli incontri con la parrocchia del Duomo per verificare la possibilità di vincere le resistenze ed acquisire l’immobile. Il Teatro Sociale sarà acquistato dalla Parrocchia nel 1963.

Nel 1964 arriva il Maestro Menotti per verificare l’opportunità di trasferire da Spoleto a Bergamo il Festival dei Due Monti (vedi estratto del 10 febbraio 1964 e del 26 febbraio 1964 con la conclusione del 25 aprile 1964 citata in apertura di questo post).

Le precedenti vicende del teatro Sociale sono in sintesi queste:

il 28 luglio ’55 il Comune di Bergamo presentava al ministero delle finanze la domanda di acquisto;

il 6 aprile ’56 il consiglio comunale deliberava l’acquisto prevedendo un uso di pubblici spettacoli, anche cinematografici, mostre, convegni, ecc., demandando alla giunta la gestione delle trattative e il perfezionamento del contratto;

il 2 maggio ’56 l’intendenza di finanza comunicava che il prezzo stabilito dall’ufficio tecnico erariale era di L 17.600.000:

l’8 giugno ’56 la giunta deliberava di acquistare il teatro al prezzo e alle condizioni richieste;

il 6 agosto ’56 il prefetto autorizzava l’acquisto;

il 13 agosto ’56 la pratica veniva trasmessa al ministero per la stipulazione del contratto;

seguivano sollecitazioni al ministero per quasi tre anni;

il 7 aprile ’59 l’intendenza di finanza comunicava al Comune che per effetto del decorso del tempo il prezzo era aumentato a 20.300.000 e poneva la condizione che fosse escluso l’uso di cinematografo:

il 15 aprile ’59 la giunta comunale deliberava di voler insistere per l’acquisto alle condizioni precedentemente concordate;

il 5 settembre ’59 l’intendenza di finanza comunicava che il ministero confermava le modifiche delle condizioni;

il 2 dicembre ’59 la giunta deliberava di rinunziare all’acquisto del teatro.

26 febbraio 1964. Il dr. Ricordi mi dice che Menotti è persuaso a venire a Bergamo per il festival dei Due Mondi, a partire dal ’65. È quasi sicuro. Occorre quindi organizzare tutto. Sarà una cosa splendida per la città. Veramente un richiamo turistico eccezionale. C’è però una condizione: occorre avere il teatro Sociale. Menotti ha lasciato il cuore al teatro Sociale. Il teatrino di città alta che dovrebbe essere il perno di tutto.

25 aprile 1964. Sono in Comune per il festival dei Due Mondi. Ci chiedono 180 milioni all’anno: troppi, l’iniziativa fallirà.

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