Io indosso verdure, e tu?

Non parliamo di una dei famosi ritratti dell’Arcinboldo, in cui cipolle e melenzane facevano da contorno a nasi e occhi, ma di moda: le nuove tendenze sono sempre più green!

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Avevano già pensato per la collezione Primavera-Estate 2012 gli stilisti D&G e Moschino, ma si erano limitati a riportare nelle stampe dei pregiati tessuti, ortaggi come melanzane e peperoni, non avevano osato così tanto, sì, perché la stilista britannica Karen Karmody le verdure non le propone stampate ma fresche! Karen dice di essersi ispirata al “vestito” di Lady Gaga fatto interamente di carne, la stilista non è nuova a queste creazioni, già proposte a Miss England e alla Foire d’automne a Parigi. L’importate non è la vestibilità dell’abito, ma la denuncia e provocazione che suscita!

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Conscious Style

Cosa vuol dire avere uno “stile conscio”? Beh, sapere per esempio che il cotone che indossiamo è tutto organico, che viene trattato con tinte naturali, che non è sottoposto a processi chimici e che per esempio alcuni accessori come borse o bijoux derivano da elementi di riciclo, a cui è data una seconda vita. Questo stile di vita sembra contagiare numerose persone nel mondo, e molte sono le case di moda che mettono un accento a queste tematiche. Grandi colossi come H&M e Benetton già da tempo propongono una linea green, e c’è da riflettere se marchi così popolari e low-cost s’interrogano sull’argomento, la moda può essere glamour ma anche eco-friendly.
Così per esempio, Esprit lancia la lana merino ecologica, in collaborazione con una nota azienda australiana specializzata nella produzione eco-sostenibile del filato, assicurando il rispetto degli animali in ogni fase della lavorazione, il prodotto finito è talmente morbido da essere simile al cachemire.
Non poteva essere da meno Gucci che propone la prima pelle a basso impatto ambientale: la ”Metal Free” nel settore del lusso. Il prodotto innovativo si basa sull’utilizzo di un agente conciante di origine organica che consente di ridurre
l’impatto ambientale nella fase di conciatura, meno spreco di acqua pari al 30% e un risparmio di energia pari al 20%, chissà se la nuova Hobo bag fatta con pelle proveniente dall’Amazzonia da allevamenti legali avrà anche un prezzo sostenibile!

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Promossi o bocciati?

Greenpeace ha iniziato una campagna chiamata ‘The fashion duel’, in cui viene proposto un questionario di venticinque domande a quindici tra le più importanti case di alta moda. I quesiti hanno come obiettivo quello di indagare i processi produttivi aziendali, l’impiego delle materie prime nel rispetto di tematiche come la deforestazione e l’inquinamento delle risorse idriche. L’unica maison a essere promossa a pieni voti è Valentino, infatti, si è impegnata a seguire politiche di acquisto e produzione ‘deforestazione zero’ per la pelle e il packaging e ‘scarichi zero’ nella propria filiera tessile.

Dove cercare: www.karenkarmody.com; www.esprit.com/gostwyck ; www.hm.com/it ; www.valentino.com; www.gucci.comwww.greenpeace.org

Credits foto : Paul Carroll, Style

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