Julia Krahn, ridefinire e rivalorizzare la tradizione

La tradizione e il passato formano l’individuo. Certi aspetti del nostro trascorso sono talmente ancorati nella memoria collettiva che sembra non ci sia nemmeno bisogno di esplicitarli, tanto sono ovvi.

Julia Krahn, tedesca di nascita ma trasferitasi a Milano da qualche anno, indaga proprio questo: i suoi autoscatti fotografici vogliono rileggere i simboli della tradizione e restituirli all’occhio dell’osservatore che li ha persi, dimenticati e sottovalutati, con l’intento di riportare l’attenzione su di essi e fare riflettere chi guarda.

FIG1Maddalena

Col suo lavoro sottolinea le uguaglianze tra credenti e non, tra religioni diverse, cercando di colpire nel profondo con immagini di forte opposizione.

Julia@Conservatoire I.D.L.

È stata contestata, accusata di blasfemia, ma dopotutto sembra la posizione di una partoriente; e cosa c’è di più sacro, di più miracoloso, di una nuova vita che viene al mondo? Il titolo della fotografia è, uno dei personaggi biblici più discussi, il cui ruolo e la cui importanza sono per alcune teorie da rivalutare, perché probabilmente era più vicina a Cristo di quando si racconta.

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In un altro scatto, intitolato Mother loves you, la tunica blu che la circonda e la posizione delle mani non possono non richiamare alla mente l’immagine di Maria, la madre di Gesù. Il colore stesso della tunica ricorda le Madonne rinascimentali, per il cui velo veniva utilizzato il blu lapislazzulo, il colore più prezioso, perché le pietre venivano importate dall’Oriente.

Ed è sempre il velo ad assumere importanza in Mutter (dal tedesco Madre), una donna che stringe a se come fosse un neonato quello che in realtà è solo stoffa, è solo assenza.

FIG3MUTTER2009

Nella sua ultima video installazione, che è stata presentata lo scorso Maggio alla Fondazone Stelline di Milano, il racconto di un dialogo tra un corvo e una chiocciola. La saggezza, ma anche il tradimento, in rapporto con la vita, il senso di appartenenza e di casa. Il corvo è l’animale che sta dove c’è morte, che vola sopra i campi dopo la battaglia. Racconta una tragedia di cui tutti siamo partecipi, anche se non pienamente consapevoli. Come la storia di tradimento, morte, e sacrificio, raccontata nella Bibbia. Credenti e non, è cosi lontana da noi? Sono sentimenti così entranei dalla nostra vita?

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