Essere creativo è una delle peculiarità che un artista deve possedere, o viene meno il principio fondante dell’opera d’arte, la sua creazione. La creatività porta a vedere il mondo sotto altre prospettive: nella quotidianità aiuta a superare le difficoltà in modo originale, nell’arte rende l’artista degno di questo nome; un demiurgo, vero artefice e creatore.
Il processo creativo di un’opera comprende vari stadi: ideazione, sviluppo, fino alla realizzazione materiale vera e propria. Nell’analisi al processo creativo, Duchamp sostiene che bisogna sempre tener presente lo spettatore, a cui sarà destinata l’opera, che avrà la possibilità di decretarne la buona riuscita e di elevare l’artista allo status di genio. La sua Fontana, ovvero l’orinatoio capovolto considerato una delle maggiori opere del XX secolo, è l’emblema del readymade, l’oggetto decontestualizzato dal suo utilizzo quotidiano ed elevato dalla volontà dell’artista allo status di opera d’arte.
Non tutti sono stati d’accordo con le sue asserzioni, ma non si può negare l’importanza che il pubblico ha nell’arte: un artista può gridare quanto vuole il suo genio dai tetti della città, ma la consacrazione a genio e al “capolavoro” arrivano solo dal consenso del pubblico.
Se alcuni pensano che dopo così tanti anni le idee nell’arte hanno smesso di essere così originali, qualcuno ha rimediato: Roberto Fassone, artista particolarmente eccentrico (tra le sue performance: passare tre mesi senza parlare male di nessuno, tenere una lezione sulla creatività senza mai pronunciare la R, fare un concerto di Prince in playback) ha creato un sito internet (http://play.sibisibi.com/ ) con cui da la possibilità a chiunque di cimentarsi nella creazione di un’opera d’arte. Come lo definisce lui stesso: the artwork made to make potential artworks. Come? Con 53.597.878.848 istruzioni circa il mezzo con cui realizzare la propria opera (canzone, disegno, scultura, dipinto..), sull’argomento che deve trattare sul titolo da assegnargli. Una fonte infinita della creatività!