Pedofilia on-line: Non ci casco!

Annie è una ragazzina di 14 anni che trascorre le giornate tra scuola, amiche e chat. Proprio in una di queste chat conosce e si innamora di Charlie, un ragazzo di 16 anni con il quale inizia una relazione virtuale. Dopo un po’ di tempo, Charlie – che in realtà è un uomo di 35 anni – le chiede un incontro. Annie accetta e – pur scoprendo che non è un ragazzo, oramai innamorata persa di lui e colpita dall’amore che quest’ultimo sembra nutrire per lei – si lascia sedurre in un motel.

adescamento on line

È la trama del film ‘Trust’ del regista David Schimmer. La protagonista è la bravissima Liana Liberato. Il suo carnefice, un irreprensibile insegnante sposato con prole, è rappresentato da Clive Owen.

Fatti come questi però non accadono solo nei film americani.

È di pochi giorni fa la notizia dell’ennesimo episodio di adescamento on line. Lucie (Lucia) è il nome fittizio che un allenatore sportivo della regione di Ginevra utilizzava in Facebook per adescare minorenni. È stato arrestato in dicembre con l’accusa di pornografia, atti sessuali su minori e abusi sessuali, e ha ammesso la propria colpevolezza. Elevato il numero dei suoi amici virtuali, 450.

Il giovane, vent’anni, si presentava come una coetanea in modo simpatico e disinvolto riuscendo ben presto ad accattivarsi le simpatie delle sue vittime alle quali chiedeva, dopo aver instaurato un grande rapporto di amicizia, di inviare fotografie e video osé in cui i ragazzi si spogliavano o erano nudi e si ‘accarezzavano’. A qualcuno più disinibito degli altri, spesso minacciando di diffondere in internet il materiale compromettente già ricevuto, chiedeva l’invio di immagini ancora più hard. Da lì ad organizzare incontri veri e propri il passo è stato breve.

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La faccenda è venuta alla luce dopo che due ragazzi sotto i 16 anni si sono confidati con i genitori e hanno sporto denuncia. Stando alle notizie riportate il 15 gennaio 2014 dal Corriere del Ticino era da tre anni che durava questa triste storia.

Secondo i dati dell’Osservatorio Pedofilia il fenomeno dell’adescamento on line anche in Italia è in forte aumento e coinvolge sempre più spesso ragazzi sotto i 18 anni, addirittura tra i 10 e i 12 anni.

Sembra che gli adescatori seguano i profili dei giovanissimi sui social network e ne studino gusti e punti deboli con l’obiettivo di attirarli nella propria rete. Solitamente iniziano una conversazione su argomenti banali e tipici della vita di un bambino o di un ragazzo: la scuola, gli amici, gli hobby, mentendo sulla propria età anagrafica, come nel caso della protagonista del film, salvo poi con il tempo, svelare di avere qualche anno in più. Ma oramai il rapporto di fiducia è instaurato e il minore casca nella trappola.

Come possiamo proteggere i nostri figli dall’adescamento on line?

Sul sito internet di Telefono Azzurro si può accedere a moltissime informazioni su questa delicata problematica, sul sexting (scambio di messaggi e immagini a sfondo sessuale) e su come prevenire la pedofilia e gli abusi sessuali.

Telefono Azzurro ha predisposto due linee telefoniche, una linea gratuita per bambini e adolescenti: 1.96.96 e una linea istituzionale per adulti e operatori dei servizi: 199.15.15.15

In Italia, la Polizia Postale e delle Comunicazioni è attivissima e opera soprattutto attraverso l’attività del Centro Nazionale per il Contrasto della Pedopornografia sulla Rete Internet. Tra il 1° aprile e il 30 settembre 2011 sono stati monitorati 31.432 siti sospetti e, solo nel 2010 le operazioni svolte sotto copertura hanno portato alla denuncia di 582 persone per reati connessi alla pornografia minorile.

I consigli per i genitori di Telefono Azzurro

  • Acquisire un minimo di competenza di navigazione in internet per poter adottare mezzi di difesa e controllo e dare consigli ai propri figli
  • Usare software di protezione o filtri per i più piccoli, monitorare l’uso di internet ed effettuare controlli periodici sulla ‘cronologia’ dei siti visitati
  • Il computer andrebbe lasciato in uno spazio comune della casa per consentire una supervisione dei genitori durante l’uso
  • Tenere un dialogo aperto e sincero con i figli su cosa cercano on line e sul mondo di internet e mostrar loro di essere sempre disponibili ad ascoltarli in caso di bisogno
  • Insegnare ai figli a non fornire dati personali come n. di telefono, indirizzo, nome e orari della scuola, nomi degli amici e indirizzo e-mail che potrebbero renderli individuabili e raggiungibili
  • Informare sul pericolo di imbattersi in potenziali malintenzionati
  • Esortare a confidarsi in caso di ‘brutti incontri online’ o di presenza di materiale che li mette a disagio
  • Avvisare che foto e video una volta on line sono fuori controllo
  • Mettere in guardia sul fatto che le persone che incontrano on line non sempre sono quelle che dicono di essere
  • Condividere l’importanza di metterli al corrente riguardo richieste di incontro da parte di contatti sconosciuti
  • Insegnare ad utilizzare le impostazioni sulla privacy e a ricorrere ad eventuali funzioni di blocco dei contatti che li infastidiscono on line
  • Informare della possibilità di rivolgersi a Telefono Azzurro al numero 1.96.96 oppure contattarlo via chat tutti i giorni dalla 16 alle 20 dal sito www.azzurro.it cliccando su “chatt@con telefono azzurro”

Numeri utili

112 Carabinieri

113 Polizia di Stato

114 Emergenza Infanzia

166 000 Minori scomparsi

Link

Osservatorio per il contrasto della pedofilia e della pornografia minorile, Presidenza del Consiglio dei Ministri (www.osservatoriopedofilia.gov.it)

www.pariopportunita.gov.it

www.european-online-grooming-project.com

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