Progetto per CINECITTA' Associazione ART.9

Nota tecnica: in data 02 luglio si è erroneamente pubblicato un testo e-mail che stiamo approntando per  la raccolta fondi dedicata alla rassegna Domina Domna edizione 2013, ci dispiace averlo cancellato e averti disturbato con un messaggio di posta elettronica inutile.

Risolta la questione tecnica affrontiamo il tema di questo post…

Progetto Associazione ART.9

Stiamo seguendo con molto interesse le vicissitudini riguardanti il futuro di CINECITTA’, tenendoci regolarmente in contatto con Roma per ricevere aggiornamenti in tempo reale rispetto all’evoluzione della situazione.

Oggi abbiamo sentito telefonicamente Enzo De Camillis (presidente di Art.9) che ci ha comunicato l’adesione ufficiale al progetto creato da parte del presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e dell’attore Massimo d’Apporto. Sono adesioni importanti, come importante è il futuro e la storia di Cinecittà, che non è solo un’industria cinematografica ma è anche un pezzo di storia e arte di proprietà nazionale.

Cinecittà è cultura, per cui non può essere razionalizzata per un interesse affaristico unilaterale, esattamente come tutto quello che ha a che fare con aree edificabili, cemento e ipotesi di un superlusso, perché con una crisi economica in corso non si da spazio a visioni di rilancio quando si chiude qualcosa che è un eccellenza, ma si ha a che fare con un atto di pura speculazione.

Si può guadagnare investendo in cultura? Certamente, anche perché i progetti culturali non sono attività di pseudo-fancazzisti che non vogliono lavorare di mano e di schiena, ma sono idee di persone che riescono ad esprimere attraverso la creatività, la manualità e la fatica di schiena, percorsi di riflessione rispetto a “cose” non propriamente così scontate come ci siamo abituati a credere. Per questo l’attenzione verso ciò che sta accadendo a Cinecittà è importante, perché rappresenta una speculazione sulla nostra possibilità di avere idee e di poterle esprimere prima che una speculazione economica. Se ci tolgono un’area creativa per giustificare un investimento che creerebbe illusoriamente 100 posti di lavoro aggiuntivi nel settore turistico, con l’indotto che ne consegue, ci tolgono la possibilità di venire a conoscenza di pensieri, atti e arte di chi ha qualcosa di diverso da dire, e che creerebbe per le varie occasioni anche 200 posti di lavoro con l’indotto che ne consegue. Quest’ultima dichiarazione trova forza in una sincera e attenta riflessione sui reali coinvolgimenti economici: per una produzione cinematografica si può dire che possano anche servire falegnami, scenografi, cineoperatori, artisti, comparse, uffici di casting, stamperie, uffici di promozione e comunicazione, industrie di distribuzione, sale cinematografiche, festival, operatori turistici, tassisti, compagnie aeree giornali, pubblico, in tre parole: moltitudine di persone; per un albergo di lusso serve lo staff interno, i fornitori degli alberghi, i tour operator, i tassisti, i falegnami, i piastrellisti, i manuntentori e moltissime altre persone, ma il lusso non è accessibile alla moltitudine.

Una visione sicuramente di parte ma dedicata completamente alla cultura, perché la cultura non è un lusso.

Di seguito il testo del progetto e il suo sviluppo

Progetto di Rilancio di Cinecittà

tav-cinecitta

Aderire al progetto a favore di cinecittà è semplice e fattibile attraverso la firma del modulo che si può richiedere direttamente a segreteria@artnove.org oppure contattandoci all’indirizzo la.scatola.delle.idee@hotmail.it

L’importanza del coinvolgimento di associazioni culturali è primaria quanto rilevante, ma fondamentale è l’adesione di tutti gli interessati, siano anche cittadini privati indignati che non vogliono lasciare nulla di intentato.

 

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