Scott Pilgrim- Una vita niente male

‘Scott Pilgrim’, l’opera più famosa del canadese Bryan Lee O’ Malley, si svolge tra amori giovanili e scazzottate da videogame, il tutto abilmente mescolato, un ‘realismo magico’ dei nostri tempi. Pochi fumetti sono così contemporanei come questo, e ciò forse spiega l’enorme successo che ha avuto a livello mondiale, un successo tale da fargli meritare un adattemento cinematografico .

La saga si snoda in sei volumi, ma qui ci soffermeremo sul primo, l’inizio delle sventure del 23enne Scott Pilgrim, bassista di una pessima band e lottatore numero uno della zona!

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La sua vita procede in modo piuttosto ripetitivo finchè non si mettono di mezzo due ragazze, la dolce 17enne di origine orientale Knives Chau (per cui i suoi amici lo prendono in giro) e la misteriosa fattorina Ramona Flowers. Quale delle due riuscirà a far breccia nel cuore del giovane Scott? E perché il nostro eroe deve sfidare in combattimento i 7 ex malvagi di Ramona?

‘Scott Pilgrim’ è (finalmente!) un fumetto per veri nerd, ma non solo: scanzonato e accattivante, ritmato ed emozionante, non scade mai nel cervellotico o nell’intimismo a tutti i costi, alternando sempre ironia, azione e sottotrame romantiche.

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La bellezza di questa storia non è data dalle sue stravaganze magiche (che sono quasi un’aggiunta al filone principale della storia) ma alla trama che lega i protagonisti, ai rapporti quotidiani tra i personaggi…dal mio punto di vista l’opera si colloca nella tradizione di famose graphic novels come ‘Strangers in Paradise’ di Terry Moore e ‘Blankets’ di Craig Thompson, svecchiando questo genere e rendendolo inoltre irriverente e dinamico.

‘Scott Pilgrim’ riesce anche a perfezionare il modello Marvel degli X-Men, spostando l’accento dal lato supereroistico a quello delle emozioni, senza però mai scadere nel sentimentalismo.

Si tratta di una storia veramente originale e il segno (apparentemente) semplice di O’ Malley, nonchè lo storytelling tra manga e fumetto indie americano lo rendono davvero godibile.

L’autore riesce a cogliere il meglio dai due tipi di fumetto: la morbidezza e l’emozione dell’indie, il dinamismo e l’intimismo del manga. E’ bellissimo trovare qui riunite caratteristiche che solitamente si tengono ben lontane l’una dall’altra.

Insomma, un fumetto niente male.
Leggendolo mi sono spesso ritrovato a pensare “Ecco quello che cercavo!”.
Spero capiti anche a voi.

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