Teatro alle Grazie: "20settembremillenovecento58 – Cara signora Merlin.." (Domina Domna 2014)

Continua la rassegna teatrale del progetto culturale Domina Domna con lo spettacolo intitolato “20settembremillenovecento58”, scritto e interpretato da Annapaola Bardeloni.

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Il 20 settembre 1958 è in effetti una data importante nella storia della nostra nazione, che chiude un’epoca e ne apre un’altra: le case di tolleranza, infatti, vengono chiuse definitivamente con la legge Merlin. Sulla scena sono presenti un tavolo con una bottiglia di vino, un divano di raso rosso e oggetti sparsi un po’ ovunque. L’atmosfera in stile barocco richiama l’interno di una casa di appuntamenti mentre una donna vestita di nero intona canzoni napoletane accompagnata da una chitarra e un contrabbasso.

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La donna è la proprietaria della casa di appuntamenti e tra una canzone e l’altra ricorda gli anni passati in quel luogo, in quella casa del piacere frequentata da uomini di vario rango e tipologia: dal ragazzino imberbe alle prime esperienze, agli uomini distinti e per bene, ai vecchi viziosi, ai musicisti di strada. Legge le lettere delle ragazze che in quella casa hanno lavorato per molti anni, sfruttate dalla padrona e costrette a cederle la maggior parte del ricavato delle loro prestazioni amorose. Lo spettacolo apre un dibattito ancor oggi attuale: se la chiusura delle case di appuntamenti sia la soluzione a un problema che esiste da secoli. La risposta ci viene data proprio dall’attrice, che rivolgendosi alla senatrice socialista Lina Merlin la avverte che se le case di appuntamenti verranno chiuse, loro scenderanno in strada occupando i marciapiedi. Da quella data fatidica, infatti, le cose non sono cambiate poi molto, lo sfruttamento delle ragazze costrette dalla fame e da condizioni precarie a prostituirsi continua ancor oggi. Il lavoro più vecchio del mondo non può essere eliminato così facilmente.. Un’ultima canzone prima che il sipario si chiuda. Sulle note del brano “Volare” una strizzata d’occhio va a un pezzo di storia che se ne sta per andare e che non tornerà : “penso che un sogno così non ritorni mai più”. Una spettacolo che lascia spazio a numerose domande, trascinando lo spettatore nella magia del teatro.

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