“Bergamaschere” è l’evento con protagoniste le maschere di Bergamo, tra le quali non poteva mancare il gioppino per eccellenza della nostra tradizione, ovvero Arlecchino, maschera scelta dal Ducato di Piazza Pontida come protagonista del 36esimo Festival del Folclore Bergamasco e delle tradizioni, che lo scorso 22 agosto ha riscosso un grandissimo successo nella suggestiva cornice del Monastero di Astino. Ospite d’onore del festival anche la compagnia “La Gilda delle Arti” che con il suo “L’Arlechi, servitore di due padroni”ha centrato in pieno l’anima della manifestazione, raccontando come nel tempo sia nato il personaggio di Arlecchino a partire dai tipi fissi della Commedia dell’Arte, gli Zanni, i due servi che si contraddistinguono l’uno per le sue caratteristiche di astuzia e velocità e l’altro più sciocco e lento. “L’Arlecchino che abbiamo portato in scena”, commenta Nicola Armanni, direttore artistico della pièce, “è una riduzione dello spettacolo originale di Goldoni, che solitamente portiamo in scena. Questa è la prima volta che partecipiamo a un festival così importante e per noi è davvero un grande onore”. Non solo la Gilda delle Arti a partecipare all’evento ma anche le maschere della “Franz Cancelli Company”e i burattini di Pietro Roncelli, con Enrico Noli ne ruolo dello Zanni. Nicolas Adobati, ventinovenne di Curnasco di Treviolo è invece il protagonista indiscusso che interpreta Arlecchino nello spettacolo della Gilda delle Arti, diretto da Miriam Ghezzi. L’intera storia inscenata è ambientata in una piazza ideale, che a tratti può sembrare Piazza San Marco o Piazza Vecchia, dove si trovano tutte le maschere bergamasche alle quali si aggiunge Don Gaetano, maschera inventata in onore di Gaetano Donizetti. Tra lazzi e pantomime, Arlecchino e brigata coinvolgeranno nelle loro improvvisazioni Gioppino, che, dalla baracca dei burattini di Pietro Roncelli, reciterà con loro. Uno spettacolo dentro ad altri spettacoli scandito in varie parti, come ci suggerisce Nicola Armanni: “Inizialmente viene mostrata la maschera di Arlecchino e la sua evoluzione nel tempo a partire dai tipi fissi della Commedia dell’Arte, gli Zanni. Poi Arlecchino incontra gli altri burattini bergamaschi e interagisce con loro. Infine con Franz Cancelli, musica e maschere diventano le protagoniste assolute dell’ultima parte della messinscena”. Nicola ricorda come sia stato proprio il duca di Piazza Pntida, Mario Morotti, a voler fortemente nel suo festival lo spettacolo “L’Arlechì” dopo averne visto una replica. “Mi ha subito contattato per partecipare al Festival, evento importante per la nostra realtà bergamasca e non solo”. Nel cast: Nicolas Adobati, Sara Arnoldi, Giovanni Fiorinelli, Nicola Armanni, Ivan Fumagalli, Miriam Ghezzi, Marzia Corti e Giuseppe Modica. Costumi di Miriam Ghezzi e Federica Sanseverino, mentre la scenografia è a cura di Nicolas Adobati.