Voglia di abbracci

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C’è chi definisce l’abbraccio un gesto ancora più intimo di un bacio; l’altro può sentire il tuo battito, la tua emozione e può percepire la tua forza e il tuo calore. Ma se il nostro compagno fosse un albero? Insomma proprio lui, fatto di foglie e rami sprizzante di clorofilla?

 Sembrerà un gesto folle e strano, ma abbracciare gli alberi è uno dei metodi più antichi per collegare mente e spirito con la nostra Madre Terra, con Gaia.

Per chi pensasse di partecipare a un casting per il sequel di Avatar, non è uno scherzo è tutto vero! Il vostro gesto sarà ricambiato, anche lui abbraccerà voi con tanta energia positiva, infatti, ogni albero è una potente fonte di guarigione può aiutare il nostro equilibrio psicofisico.

Le piante radicate alla terra, ricevono naturalmente l’acqua, fonte di vita, attraverso le radici, si fortificano e fissano clorofilla tramite la luce e i raggi solari; tutti elementi positivi. In maniera inconscia siamo allegri e gioiosi quando passeggiamo in un bosco perché riposiamo all’interno di un ambiente molto influenzato dalle proprietà bio-elettromagnetiche degli alberi.

Un recente studio ha evidenziato che i bambini diventano più creativi quando giocano circondati dal verde, e vivere in una città ricca di specie arboree contribuisce a ridurre lo stress e gli stati ansiosi.

Già la pet-terapy ha evidenziato come attraverso l’empatia che si crea tra l’uomo e l’animale si possa trarre beneficio, e addirittura superare alcune patologie legate all’aspetto psicologico; anche per le piante è così.

Per anni abbiamo considerato la vegetazione come decoro, per le nostre città, per le nostre case, senza considerare che gli alberi sono esseri viventi complessi, che donano energia.

Bisogna però non vedere tutto superficialmente ma staccare un attimo la spina che ci lega al mondo telematico e interagire con il mondo naturale, probabilmente è anche una questione culturale, l’Italia, pur essendo un paese ricco di verde, non usufruisce del suo patrimonio. Così in Australia, contrariamente ai nostri avvisi “non calpestate l’erba”, troverete cartelli che v’invitano a camminare scalzi sul prato! Che bella sensazione accarezzare la terra!

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La terra ha bisogno di carezze e abbracci

Numerose sono le manifestazioni in tutto il mondo che promuovono questa iniziativa;

Il nostro pianeta ha bisogno di noi, della nostra sensibilità e del nostro rispetto.

Così in tutto il pianeta si susseguono campagne di sensibilizzazione per abbracciare gli alberi, riconnettersi alla Natura e insegnare ai bambini a farlo; è un gesto veramente semplice e profondamente commovente.

In Italia a Luglio è stato organizzato un grande happening mondiale durante il festival Ecofuturo, ad Alcatraz, sono stati invitati tutti i web nauti a postare le loro foto mentre abbracciavano un albero!

Alberi e simboli

 La simbologia legata alla vegetazione ha radici molto antiche. Alberi che nell’era contemporanea ignoriamo o consideriamo “normali” nell’antichità erano quasi venerati per le loro capacità curative. La quercia per esempio, fin dall’epoca greco-romana, è stata considerata un albero sacro simbolo di forza e giustizia; i Celti lo associavano alla luce e all’estate, considerato benefico per l’apparato cardiocircolatorio, immunitario, ed endocrino.

Mentre l’ulivo, pianta cara al mondo cristiano, rappresenta la pace e la serenità, ha proprietà benefiche. Il melo rappresenta l’amore, ma anche la conoscenza; l’abete era associato alla ricerca dell’immortalità; il nocciolo era simbolo di saggezza e creatività, e la vite era l’albero della gioia sacro per Dionisio.

Sono tutte specie che vengono citate per le loro alte caratteristiche benefiche.

Oggi siamo abituati all’utilizzo di specie vegetali in settori come la cosmesi e l’erboristica, ma l’aspetto energetico è ancora un ambito aperto a nuove scoperte; una cosa è certa vale il detto “chi trova un Albero trova un tesoro!”

Sembrerà un gesto folle e strano, ma abbracciare gli alberi è uno dei metodi più antichi per collegare mente e spirito con la nostra Madre Terra, con Gaia.

Foto: Tratte dal web

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