Volare a impatto zero? Sogni forse realizzabili.

Come nuovi Icaro, gli scienziati di tutto il mondo da tempo cercano soluzioni a un problema legato alla mobilità aerea. Sarà che i costi del petrolio registrano picchi storici, ma ci piace pensare che le compagnie investono nella ricerca perché hanno un cuore verde! Ecco tutte le novità per volare a impatto quasi zero.

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Alzando gli occhi ci possiamo rendere conto di quanti mezzi solcano i nostri cieli, ma quanto incide tutto questo sul nostro pianeta?

Recenti studi e considerazioni dal California institute of technology, stimano che il trasporto aereo provocherebbe almeno il 10% dell’effetto serra mondiale. Inoltre secondo Elle Morrell, direttore di Australian Conservation Foundation, un passeggero su un volo intercontinentale (andata e ritorno) emette la stessa quantità di anidride carbonica (CO2) di una persona stanziale in un anno.

Considerando il notevole trend di crescita registrato dal settore dei voli, destinato a triplicare entro il 2050, l’impatto ambientale degli aeromobili diventa perciò considerevole e non più soltanto un dato trascurabile.

Dirigibili di nuova concezione

La Storia ricorda gli Zeppelin, alta tecnologia tedesca, impiegata a scopo militare oggi ci sono gli skycat e le airship, vere e proprie “navi” aeree destinate a viaggi economici di lusso. Sono silenziosi e molto capienti, certo ancora lenti visto che la tratta Italia – Usa dura 37 ore, ma dotati di tutti i comfort, delle vere e proprie suite volanti, ci sono pure le sale da pranzo, bar e casinò! Sono ancora prototipi in fase di sperimentazione ma è interessante notare come modelli ibridi tra un pallone gonfiato e l’ala di un aereo riempito di elio non infiammabile misto ad aria, possa muoversi con un quinto del gasolio di quello che serve per muovere un aereo tradizionale.

L’aereo di plastica

Chi dice che la plastica è nociva all’ambiente si deve ricredere, B787 Dreamliner della Boeing è il primo aereo composto per oltre il 50% da fibra di carbonio, per il 20% di alluminio, per il 15% di titanio e solo per il 10% di acciaio. Il suo peso “piuma” permetterebbe di viaggiare con minor spreco di carburante, stimato intorno al 20% in meno.

Quando il Sole ci da una mano

Aerei solari? Non è fantascienza, all’edizione dell’Air Show di Le Bourget 2011, Solar Impulse è riuscito, dopo essere decollato da Bruxelles alle 5 del mattino, ad arrivare a Parigi, un viaggio molto lento, ma tutto ciò serviva a dimostrare che un aereo solare si può muovere sia di giorno che di notte! Era uno dei limiti per queste tecnologie, apparentemente simili agli aerei normali hanno un sistema di accumulo di 12.000 cellule fotoelettriche che ricoprono le sue ali e gli permettono di incamerare energia come delle batterie, la sua particolarità è che non utilizza nessun tipo di carburante.

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Il bat- aereo

Non è la nuova auto di un super eroe del cinema hollywoodiano, ma si tratta di un aereo a forma di pipistrello. Si chiama The Horizon System e sotto la sua pancia può ospitare fino a sei treni alla volta. Mentre dentro è dotato di tutti i comfort tipici della sala d’attesa di un aeroporto con bar, zona lounge e negozi, postazioni di lavoro e aree relax, quando si dice viaggiare in comodità!

Il progetto è futuristico ma molto interessante; è un drone, cioè non ha pilota, funziona tramite rotaie magnetiche, plana ma non atterra, e i treni sono come magneti, ricaricando le batterie di Horizon System. Quando i treni sono pronti per essere rilasciati, caricheranno le proprie, appoggiandosi alle rotaie magnetiche di transito. Una vera rivoluzione in materia di mobilità.

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Dove cercare: www.solarimpulse.com

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